Settembre, tempo di buoni propositi: dopo le vacanze estive in molti decidono di iniziare (o tornare) a fare attività sportiva. C’è chi compra le scarpe da running, chi le racchette da tennis, chi si iscrive in palestra. Spesso, però, l’entusiasmo iniziale scema nel giro di poche settimane e chi smette di fare sport si giustifica dicendo di essere troppo impegnato in ufficio.

Attiva il cambiamento

Proviamo, quest’anno, a cambiare prospettiva e a rivedere la dicotomia sport-lavoro. L’attività fisica, infatti, non è mai una perdita di tempo: non solo fa bene al nostro corpo, ma potenzia anche il nostro cervello e la nostra produttività. È la scienza a dirlo. Uno studio della Bristol University ha valutato i risultati lavorativi di 200 dipendenti di tre società, paragonando i giorni in cui si allenavano a quelli in cui non facevano attività fisica. I risultati hanno evidenziato che nei giorni di allenamento aumentavano concentrazione sul lavoro (21%), puntualità (22%) e motivazione (41%).

Un altro studio, questa volta condotto dall’American College of Sports Medicine, ha dimostrato che chi fa attività fisica per 30/60 minuti al giorno, all’ora di pranzo, fa registrare un incremento produttivo del 15%. Il 60% dei lavoratori intervistati ha dichiarato che le loro capacità di organizzazione del tempo, le loro prestazione intellettive e la loro capacità di rispettare le deadline sono migliorate nei giorni di allenamento.

Quando le aziende promuovono l’attività sportiva

Non a caso sono in continuo aumento le aziende che, per incrementare la produttività, incoraggiano i dipendenti a fare sport, mettendo loro a disposizione sale pesi, palestre e personal trainer. Technogym, per esempio, ha creato un wellness centre di ben 3500 metri quadrati e fornisce consulenze con personal trainer, lezioni di Thai Chi, Group Cycling e Functional Training. La multinazionale americana Sas, per la sede milanese, ha scelto il progetto “Lavoro, mangio e mi alleno”: i dipendenti non solo hanno accesso alla palestra, ma possono anche partecipare a incontri di gruppo con nutrizionista, osteopata e personal trainer. Palestre ben attrezzate anche per chi lavora alla Tetra Pack a Modena, a Unicredit a Milano, ad American Express a Roma e per la casa farmaceutica Elli Lilly di Sesto Fiorentino. Niccolò Branca, amministratore delegato dell’azienda che produce il Fernet Branca, ha deciso invece di puntare sullo yoga, lanciando un programma di yoga coaching per tutti i dipendenti, da seguire sia a casa che in ufficio.

Attività fisica: i benefici sul lavoro

Ma in che modo fare sport aiuta sul lavoro? Abbiamo raccolto per voi i principali benefici che si ricavano da un’attività sportiva costante – e ricordatevi che basta mezz’ora di movimento al giorno.

  • meno assenze sul lavoro: chi fa sport gode generalmente di una migliore salute e si ammala meno. Ecco spiegato perché i lavoratori che praticano attività sportiva tendono a prendere meno giorni di malattia, mettendo più energia in quello che fanno
  • più creatività: camminare immersi nella natura porta a un aumento del 50% della nostra capacità creativa. Passeggiare nel verde, staccare la spina e fare movimento aiutano il nostro cervello a riposarsi e dare vita a nuovi processi di pensiero creativo.
  • meno stress: fare attività fisica aiuta a scaricare lo stress e a ricaricare le energie. Dopo una giornata di impegni e scadenze pressanti, non cedete alla pigrizia ma fate un po’ di sano movimento per lasciare andare le tensioni.
  • più autostima: una buona forma fisica favorisce la costruzione di un’immagine di sé più positiva. Con un buon livello di autostima e sicurezza personale diventa più semplice svolgere il proprio lavoro e costruire relazioni con colleghi e clienti.

Dallo scrittore Stephen King all’imprenditore Richard Branson, dal guru di Apple Tim Cook fino all’ex presidente americano Barack Obama, sono tantissimo i leader al mondo che praticano attività fisica quotidianamente, nonostante gli impegni lavorativi. Un motivo ci sarà.